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Doreen Valiente: la strega che si è battuta per tutte le streghe

  • Immagine del redattore: Vamy
    Vamy
  • 5 gen 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 14 ago 2024



Doreen Valiente è la strega che ha dato voce a tutte le streghe. È stata proprio lei, che dopo aver lottato per avere una vita aperta come strega, una volta che è diventata di dominio pubblico, ha lottato per assicurarsi che le streghe fossero accettate.

Nel 1978 espresse al Parlamento il suo punto di vista su come pensava che le streghe fossero discriminate.


“Conosco personalmente un certo numero di persone che sono state terrorizzate all’idea di rivelare la loro religione nel caso si ritrovassero senza lavoro o diffamate pubblicamente…C’è una lacuna nella legge che potrebbe essere utilizzata da un datore di lavoro bigotto per aggirare la legge sulle relazioni razziali, ciò che mi preoccupa di più è l’ingiustizia sociale di base contenuta in questa situazione”.


Si ritiene che la vita da strega per Doreen sia iniziata durante la sua infanzia quando rimase affascinata dal portare in giro un manico di scopa.

Ma fu solo nel 1953 che venne iniziata come strega.

Sebbene fosse considerata una strega di successo e dalla mente forte, le ci vollero molti anni per parlare alla gente delle sue convinzioni nella stregoneria.

Doreen disse apertamente di essere una strega solo dopo la morte del marito nel 1972.

Temeva che opinioni pregiudizievoli potessero farle perdere il lavoro o gli amici e che ciò avrebbe quindi influenzato il suo rapporto con suo marito.


Oltre a ciò, sua madre non era d'accordo con la sua fede nella stregoneria, cosa che causò grandi conflitti.

Nel 1985, Doreen parlò di sua madre dicendo: “Pensava che fosse tutto terribile; ha avuto una forte educazione religiosa, quindi sono scesa a un compromesso e la gente pensava che fossi solo una studentessa di stregoneria.” Ma dopo la morte sia della madre che del marito poté ammettere apertamente la sua vita da strega dicendo: "A quel punto non avevo più un lavoro da perdere né alcuna famiglia rimasta in vita”.


Ha raccontato un nuovo modo di percepire la stregoneria nel suo “An ABC of Witchcraft Past and Present”, pubblicato nel 1973: “Una nuova società di cui dovrà far parte un paganesimo rigenerato e illuminato”.


Doreen Valiente ha continuato la sua missione di divulgatrice della stregoneria in un tempo in cui tutto stava cambiando; il mondo si trovava a vivere ancora gli strascichi di un momento critico, quello degli anni 60 quando molti giovani sentivano il viscerale bisogno di appartenere a qualcosa di nuovo e spirituale. Ci troviamo, con Doreen Valiente, fra gli anni 70 ed 80, quegli anni sempre un po’ complicati e di passaggio, dove le culture si mescolano e le idee si incontrano. 


Nel 1978 parlò del suo terzo libro, che era una guida alla stregoneria, dicendo: "Credo che le persone dovrebbero sapere di più sulla stregoneria ed essere in grado di farsi coinvolgere da sole se lo desiderano".

Sosteneva che spesso veniva facilmente fraintesa e giudicata.


La Valiente prese parte a svariate congreghe, fino a proseguire la sua vita stregonica in solitaria.

Da wikipedia: Nel 1966, in quella che ella, traendo spunto dall'epurazione nazista, chiamò la "Notte dei Lunghi Coltelli dei gardneriani", la Valiente lasciò anche il Clan di Tubal Cain, dichiarando che ormai poteva procedere sul cammino da solitaria, dato che non le interessavano situazioni di continuo conflitto tra le varie tradizioni. Tra il 1970 e il 1980, Doreen Valiente divenne una delle più rispettabili personalità della wicca, tanto da ricevere una voce nel Dictionary of National Biography. Riuscì a dimostrare che la Vecchia Dorothy, l'iniziatrice di Gardner nell'originaria New Forest Coven, non era una sua invenzione, ma un personaggio realmente esistito: le sue ricerche la portarono a identificarla con Dorothy Clutterbuck. Nel 1980 pubblicò le sue scoperte nel libro The Witches' Way di Stewart e Janet Farrar.

Doreen Valiente scrisse cinque libri sulla wicca, dei quali tre sono pensati come insegnamento per i praticanti solitari. Nel frattempo compose numerose poesie di ambito wiccan, per lo più radunate in Charge of the Goddess: The Mother of Modern Witchcraft, pubblicato postumo. Fu inoltre particolarmente attiva nella promozione della stregoneria e del Neopaganesimo, con l'obiettivo di eliminare gli stereotipi che riconducono la wicca al Satanismo. A questo fine lavorò per dirigere la Pagan Federation, una delle prime associazioni neopagane.


Nel 1999 morì di cancro, mentre più di 100.000 copie dei suoi libri erano state vendute e venivano ancora ristampate.

Aveva parlato con gioia in difesa della stregoneria, oltre ad essere stata aperta riguardo alla sua vita di strega.

Questo è il motivo per cui è ancora ricordata come una donna significativa della stregoneria.

 
 
 

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